ECOSISTEMA

Ecosistema Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità per l’economia diffusa nel Centro Italia

La linea prioritaria dell’ecosistema Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità per l’economia diffusa nel Centro Italia rientra nell’ambito dell’area “Digitale, Industria, Aerospazio” del Piano Nazionale della Ricerca (PNR).
Sono diverse le caratteristiche socio-economiche, urbane e territoriali che accomunano le Regioni Abruzzo, Marche e Umbria (bassa densità di popolazione, significativo valore storico, ambientale e paesaggistico; settore produttivo costituito prevalentemente da piccole e medie imprese). Soluzioni innovative per aumentare la copertura dei servizi, migliorare la qualità, la sicurezza e la sostenibilità dei sistemi produttivi, delle amministrazioni pubbliche e delle condizioni di vita e di lavoro sono fondamentali per sfruttare pienamente il potenziale di sviluppo dei sistemi produttivi locali.
Dal punto di vista della ricerca finalizzata allo sviluppo innovativo del territorio, le innovazioni comprenderanno tecnologie digitali, scienze dei materiali e nanotecnologie, ingegneria, architettura e design, fisica, tecnologie energetiche, scienze mediche e biotecnologie, ingegneria biomedica, scienze psicosociali e della comunicazione.
Sul fronte del trasferimento dei risultati della ricerca, le aree produttive e di servizio coinvolte saranno:

  • il sistema casa e arredamento, l’architettura e il design;
  • la meccanica automobilistica, navale e aerospaziale;
  • i materiali compositi;
  • il sistema moda;
  • l’agricoltura e l’alimentazione;
  • i settori produttivi e i servizi legati alla cultura e alla formazione;
  • i settori legati alla salute della persona, all’assistenza e all’inclusione sociale;
  • il grande settore dei servizi e del turismo impegnato nella trasformazione digitale.

ECOSISTEMI DELL’INNOVAZIONE TERRITORIALI

Gli 11 Ecosistemi – grazie a un investimento complessivo di 1,3 miliardi di euro – sono reti di università statali e non statali, enti pubblici di ricerca, enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati altamente qualificati e internazionalmente riconosciuti, e intervengono su aree di specializzazione tecnologica coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del territorio di riferimento, regionale o sovraregionale, promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali.

Anche gli Ecosistemi sono organizzati con una struttura di governance di tipo Hub & Spoke, con l’Hub che svolgerà attività di gestione e coordinamento e gli Spoke quelle di ricerca.

Sono, complessivamente, 60 le università italiane, le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e le Scuole Superiori coinvolte, alcune impegnate in più Ecosistemi con professori, ricercatori, dottorandi di diversi dipartimenti. Lo stesso vale per gli enti pubblici e gli enti pubblici di ricerca, 29 in tutto, che mettono in rete i diversi istituti presenti in tutta Italia, e per alcune imprese (133 in tutto quelle partecipanti agli 11 Ecosistemi). In tutto i partecipanti agli Ecosistemi sono 222.

Hanno l’obiettivo di agevolare il trasferimento tecnologico e accelerare la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale e di impatto sociale sul territorio. Le risorse a disposizione finanziano attività di ricerca applicata, di formazione per ridurre il disallineamento tra le competenze richieste dalle imprese e quelle offerte dalle università, la valorizzazione dei risultati della ricerca con il loro trasferimento all’impresa, il supporto alla nascita e sviluppo di start-up e spin off da ricerca, promuovendo le attività e i servizi di incubazione e di fondi venture capital (fonte: https://www.mur.gov.it/it/news/martedi-28062022/pnrr-mur-limpatto-della-conoscenza-grazie-un-nuovo-modo-di-fare-ricerca-e )

La linea prioritaria dell’ecosistema Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità per l’economia diffusa nel Centro Italia rientra nell’ambito dell’area “Digitale, Industria, Aerospazio” del Piano Nazionale della Ricerca (PNR).

Sono diverse le caratteristiche socio-economiche, urbane e territoriali che accomunano le Regioni Abruzzo, Marche e Umbria (bassa densità di popolazione, significativo valore storico, ambientale e paesaggistico; settore produttivo costituito prevalentemente da piccole e medie imprese). Soluzioni innovative per aumentare la copertura dei servizi, migliorare la qualità, la sicurezza e la sostenibilità dei sistemi produttivi, delle amministrazioni pubbliche e delle condizioni di vita e di lavoro sono fondamentali per sfruttare pienamente il potenziale di sviluppo dei sistemi produttivi locali.

Dal punto di vista della ricerca finalizzata allo sviluppo innovativo del territorio, le innovazioni comprenderanno tecnologie digitali, scienze dei materiali e nanotecnologie, ingegneria, architettura e design, fisica, tecnologie energetiche, scienze mediche e biotecnologie, ingegneria biomedica, scienze psicosociali e della comunicazione.Sul fronte del trasferimento dei risultati della ricerca, le aree produttive e di servizio coinvolte saranno: il sistema casa e arredamento, l’architettura e il design; la meccanica automobilistica, navale e aerospaziale; i materiali compositi; il sistema moda; l’agricoltura e l’alimentazione; i settori produttivi e i servizi legati alla cultura e alla formazione; i settori legati alla salute della persona, all’assistenza e all’inclusione sociale; il grande settore dei servizi e del turismo impegnato nella trasformazione digitale.